“Libertà di fede, credo e coscienza: sfide e conquiste per una cultura di pace”, è il tema del convegno che si è svolto presso l’Ufficio del Parlamento Europeo a Roma, martedì 10 dicembre 2024.
Organizzato da Universal Peace Federation (UPF Italia); dalla Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (WFWP Italia); dal Centro Studi sulla Libertà di Religione, Credo, Coscienza (Lirec) e in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, l’incontro ha inteso celebrare la Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Il convegno è stato inaugurato da Carlo Zonato, presidente di UPF Italia, che in veste di moderatore ha esordito spiegando che “la dimensione spirituale della nostra esistenza rappresenta un principio fondante nella visione di pace sostenuta da UPF e la tutela di diritti e libertà è di vitale importanza per lo sviluppo di questa dimensione” .
Prendendo la parola per i saluti istituzionali Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, ha affermato che “l’Unione Europea non è solo un progetto di pace, ma anche di giustizia, prosperità e diritti, con una visione condivisa dell’uomo che pone al centro la libertà e la dignità della persona”.
Raffaella Di Marzio, direttrice del Centro Studi LIREC, ha aperto la prima sessione. La relatrice ha spiegato che la sua associazione è “impegna a promuovere il rispetto per tutte le forme di diversità, siano esse spirituali, religiose e non”. Ha poi enfatizzato l’importanza di porre i valori dell’uguaglianza al di sopra delle differenze, sottolineando il ruolo cruciale del dialogo nella prevenzione di qualsiasi forma di discriminazione.
E’ seguita la presentazione di Elisabetta Nistri, presidente di WFWP Italia, che ha espresso la convinzione che “le donne sono l’espressione della dimensione femminile Dio e sono chiamate a riscoprire la loro natura divina. Grazie alla loro sensibilità, all’attenzione verso i bisogni del prossimo e alla naturale inclinazione al perdono tipica del cuore materno, possono contribuire attivamente alla costruzione della pace e al miglioramento del benessere collettivo”.
Nella sua relazione Franco Ravaglioli, vicepresidente UPF Italia, ha condiviso una riflessione di padre Moon: “La religione dovrebbe svolgere il ruolo di coscienza, stabilendo i criteri di giustizia. Ogni espressione religiosa possiede elementi universali che derivano dall’unico Dio di tutte le religioni. Pertanto le fedi devono purificarsi praticando il valore centrale del vero amore divino, che può essere riassunto dall’insegnamento di vivere per il bene degli altri”. Al termine della relazione Ravaglioli ha presentato un filmato riguardante l’Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD), un progetto di UPF.
Davide Romano, Direttore della Rivista Coscienza e Libertà, ha aperto la seconda sessione. Il relatore ha auspicato un modello di Stato “che sa dialogare senza schierarsi a favore di alcuna religione, garantendo a tutte le fedi, religiose e non, la possibilità di esprimere i propri principi e valori nel rispetto reciproco. Questo pluralismo rappresenta l’essenza di una condizione di pace e costituisce un metodo efficace per prevenire gravi conflitti” .
E’ stato poi presentato il video di Antonio Stango Presidente FIDU, nel quale lo studioso sosteneva che “uno Stato per rispettare la libertà di pensiero, di coscienza e di religione deve semplicemente astenersi dal violarla. Non è necessario che crei meccanismi istituzionali per garantire il diritto di non essere arrestati ingiustamente, torturati o costretti a seguire una religione. È sufficiente che non opprima, ma purtroppo molti Stati non agiscono in questo modo”.
Marco Respinti, rappresentante del mondo dei media, giornalista e Direttore Responsabile di Bitter Winter, ha evidenziato nel suo intervento in video come “i media possano essere grandi alleati della libertà religiosa, a condizione che continuino a documentare le gravi violazioni di questo diritto. Ma possono anche diventare nemici insidiosi quando, per motivi ideologici, di interesse o faziosità, decidono di raccontare notizie false anziché la verità”.
Ultimo relatore della seconda sessione, Stefano Ceccanti, prof. di Diritto pubblico comparato, all’Università La Sapienza. Ha osservando che sebbene “scriviamo Carte, Costituzioni, i veri presidi che tutelano le libertà risiedono nelle istituzioni, che garantiscono ai cittadini il diritto di voto; la libera elezione dei parlamenti; e la possibilità per le corti di smentire le maggioranze, che non sono sempre perfette. Il tema della libertà religiosa è strettamente connesso alla presenza di istituzioni che ne garantiscono il pluralismo”.
La terza sessione ha avuto inizio con Nader Akkad, Imam della Grande Moschea di Roma, che ha rivolto “un appello a giuristi, politici e ai ministri di diverse religioni che credono nel valore della libertà di culto affinché difendano e sostengano il diritto delle comunità che non hanno ancora raggiunto l’intesa con lo Stato italiano a ottenere questo riconoscimento. L’accordo sarebbe vantaggioso non solo per la comunità interessata, ma per l’intera società”.
E’ quindi intervenuto Luis Miguel Perea Castrillon Vescovo della Chiesa Anglicana d’Europa. Per il presule “la libertà di credo è fondamentale. Mio fratello e mia sorella hanno il diritto di credere e di seguire i principi e i valori che li definiscono, frutto di un percorso storico e culturale. Nessuno può negare loro la possibilità di manifestare liberamente la propria fede, né tantomeno giustificare discriminazioni di natura religiosa”.
Infine Rabbi Roberto Della Rocca, direttore del Dipartimento Cultura e Formazione dell’UCEI, ha ricordato che “in una società civile tutte le religioni devono essere considerate con pari dignità. Non possiamo però cadere nell’errore di affermare che esista un’uguaglianza astratta tra gli esseri umani, poiché sarebbe una grande illusione. È invece attraverso le differenze e le interazioni tra di esse che si promuovono progresso, cultura, fede, spiritualità e pace”.
L’incontro è terminato con un sentito ringraziamento ai relatori e al pubblico da parte di Zonato che ha espresso l’auspicio che “questo evento rivelatosi un’importante occasione di dialogo, confronto e riflessione, possa essere portato avanti da ciascuno di noi”.
A questo link potete trovare l’articolo dell’evento:
A questo link potete trovare la videoregistrazione dell’evento:
https://www.radioradicale.it/scheda/746346/liberta-di-fede-credo-e-coscienza-sfide-e-conquiste-per-una-cultura-di-pace