Stiamo entrando in un’era di globalizzazione, in cui le barriere tra culture, razze e ideologie si stanno dissolvendo. Non è un caso che oggi siamo qui: siamo spinte dalla storia a prendere un impegno concreto.

Come donne, respingiamo le ideologie oppressive del passato e siamo unite nel desiderio di eliminare guerra, oppressione e sfruttamento, accelerando l’arrivo di un futuro di vera libertà, pace e prosperità.

La sua storia

La signora Moon è nata nel villaggio di Sinli, nel distretto di Anju, oggi situato nella Corea del Nord, il 6 gennaio 1943. Sua madre, la signora Hong, era una fedele cristiana e suo padre era discepolo di un famoso predicatore, il reverendo Young Do Lee. I comunisti nordcoreani perseguitarono la loro famiglia e nel 1948, quando la signora Moon aveva 5 anni, lei e sua madre furono arrestate dalla polizia comunista e imprigionate per 11 giorni.

In seguito la famiglia si trasferì a Choon Chun, dove viveva lo zio della signora Moon, che presto si diplomò alla scuola elementare di quella città.

L’11 aprile 1960, Hak Ja Han sposò il Rev. Sun Myung Moon in una cerimonia che segnò l’inizio della loro vita insieme come coppia.

Questo matrimonio, simbolo di una dedizione profonda e condivisa, divenne il punto di partenza di una missione che li ha visti lavorare senza sosta per diffondere ideali di pace e unità in tutto il mondo.

Nel corso della sua vita, Hak Ja Han Moon e il Rev. Sun Myung Moon hanno avuto 14 figli, costruendo una grande famiglia che ha rappresentato per loro un valore centrale e una fonte di ispirazione.

La loro esperienza come genitori ha incarnato l’importanza della famiglia come nucleo fondamentale della società, un luogo in cui trasmettere amore, educazione e valori.